“Negli ultimi venti anni le società di tutto il mondo hanno dovuto affrontare sfide senza precedenti per sopravvivere nel panorama globale in rapida evoluzione. In un mondo in cui la tecnologia evolve a ritmo esponenziale, le società di maggior successo sono quelle che adottano le tecnologie più recenti per svilupparsi in modo efficiente e redditizio”.
Questo è quanto sostiene Gigi Wang, Industry Fellow & Faculty at UC Berkeley’s Sutardja Center For Entrepreneurship, che prosegue puntualizzando come all’adozione della tecnologia deve accompagnarsi una trasformazione dell’organizzazione del lavoro. Dalle strutture tradizionali bisogna passare a organizzazioni più agili con un approccio aperto a processi nuovi e migliori, superando la classica mentalità rigida volta a preservare in modo acritico l’esistente in base al principio del “si è sempre fatto così”.
L’ avvento della rivoluzione digitale impone quindi un cambio radicale di paradigma ponendo le aziende di fronte a cambiamenti tecnologici che per velocità, ambito ed effetto sui sistemi supereranno quanto finora sperimentato nel mondo manifatturiero e dei servizi. Ecco perché all’introduzione delle nuove tecnologie deve corrispondere un progresso culturale e organizzativo. La trasformazione digitale rappresenta quindi una grande opportunità solo per chi saprà reinventare il proprio modello di business e il proprio modo di “essere azienda” per cogliere il massimo dalle tecnologie abilitanti, arrivate oggi nella maggior parte dei casi ad un solido livello di maturità e affidabilità.
Il Lean Thinking, se compreso e applicato integralmente nel suo approccio e nei suoi strumenti, rappresenta il fondamento di un modello di impresa evoluto e agile.
Infatti, attraverso l’applicazione delle metodologie Lean e la relativa sistematica riduzione degli sprechi e delle attività non a valore è possibile, non solo rendere più fluidi i processi aziendali ma, soprattutto, generare un profondo cambiamento culturale nell’ organizzazione.
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