L’apprendimento esperienziale è l’idea secondo la quale le nuove conoscenze sono generate attraverso le nostre continue interazioni con il mondo che ci circonda, di conseguenze la comprensione dei fenomeni e l’acquisizione di nuove competenze, ovvero l’apprendimento, è un prodotto inevitabile dell’esperienza. Questa teoria è diversa dalle teorie più classiche dell’apprendimento cognitivo e comportamentale, in quanto si fonda su un approccio più olistico, ovvero considera il ruolo che tutte le nostre esperienze svolgono nel nostro apprendimento, comprese le nostre emozioni, la cognizione e i fattori ambientali.
David Kolb, raccogliendo contributi da teorie precedenti, formulò negli anni ‘70 le basi di quella che attualmente chiamiamo teoria dell’apprendimento esperienziale.
Il concetto di base è l’importanza dell’esperienza concreta e dell’osservazione riflessiva durante il processo di apprendimento. La conoscenza avviene quindi attraverso l’osservazione e la trasformazione dell’esperienza e non attraverso la passiva acquisizione di nozioni, concetti e relazioni. Le persone fanno qualcosa, riflettono sopra l’esperienza fatta, cercano dei significati e delle correlazioni che portano a delle conclusioni generali, le quali inducono un cambiamento nei comportamenti e portano a pianificare di fare le cose in modo diverso nel futuro. Il punto centrale della tesi di David Kolb si può riassumere con una nota citazione di Confucio, che ben illustra il fatto che una persona impara meglio attraverso l’azione.
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